Una Crocetta matura e determinata conquista sul campo del Cus due punti sudati quanto importantissimi per mantenere invariate le chance di raggiungere l’epilogo del campionato.
Il turno di riposo del Campus consente ai ragazzi di Grattini e Tassone di ritrovare, anche se momentaneamente e in coabitazione, la vetta del girone.
Nel punto a punto del primo quarto il Cus gioca con insistenza in avvicinamento e la marcatura individuale crocettina non sempre riesce a contenere il continuo 1c1: 9-9 al 7’. Molto attenta invece la retroguardia ospite sulle linee di passaggio e nel gioco d’anticip, che frutta più di un recupero.
Dopo un paio di minuti in cui muove il punteggio solo dalla lunetta, la Crocetta si porta al comando giocando in velocità la transizione: 15-18, e poi 21-23 al 13’.
Gli errori di misura da sotto e l’energia cussina sono un doppio fattore con cui la Crocetta deve fare i conti per tutto il secondo periodo. Le rigiocate in serie consentono comunque ai gialloverdi di tenersi sopra di un paio di possessi: 23-29 al 16’.
Il tasso di agonismo è elevatissimo, ne risente lo spettacolo ma il match è intenso e bello da vedere.
Intercetto e contropiede di Savarino, la Crocetta è padrona del rimbalzo nella propria area e apre ancora il campo rovesciandosi ad alta velocità dall’altra parte: 26-33 al 19’.
Dopo la sosta lunga il distacco ospite cresce fino al 26-37. Il Cus continua a buttarsi dentro con tenacia e fisicità, e accorcia. La difesa mani addosso al limite del fallo frena gli attacchi dei gialloverdi, che si tengono però davanti con un vantaggio rassicurante grazie all’altrettanto efficace lavoro in fase arretrata: 38-48 al 27’
Savarino dal palleggio si alza dai tre punti: 38-51.
Ripartenza veloce per Cellino, che allarga ancora la forbice al 29’: 42-57.
Nella fase iniziale dell’ultimo quarto la Crocetta si tiene tra il +12 e il +15, il Cus alza ancora di più l’agonismo, è preciso al tiro e torna a farsi pericoloso: 58-66 al 35’.
Rubata e contropiede fondamentale di Cellino per il 58-68.
Gli ultimi 3 minuti sono di sofferenza pura per i crocettini. Il Cus gioca alla morte su ogni pallone, i gialloverdi sono bravissimi a rimanere concentrati e a tenersi alla larga quel tanto che basta per un finale senza il fiato in gola.
‘Partita dura – sottolinea coach Marco Grattini -, molti gli errori nella costruzione – vedasi le palle perse – e nell’esecuzione. Maggiore fluidità nei due quarti centrali e ultima decina in controllo.
Positivo avere limitato gli avversari a un punteggio basso nonostante le troppe seconde opportunità concesse. C’è molto da migliorare’.
CUS TORINO-DON BOSCO CROCETTA 62-71
Parziali: 15-18, 26-33, 44-57
CUS TORINO: Greco, Musto 18, Loiacono 6, Petruzzi 4, Porcella 6, Ruà 4, Sortino 5, Alessi 11, Caruso, Gjika 6, Salvetti 2. All. Raho.
CROCETTA: Trogu 7, De Mita, Balma 5, Barbato, Cellino 17, Cian 5, Costagliola, Romagnoli D. 9, Romagnoli E. 2, Rossetti 3, Savarino 23, De Girolamo. All. Grattini. Ass. Tassone.