La nostra Storia
Nel dopoguerra, mentre a Livorno e Trieste i soldati americani insegnavano la pallacanestro, a Torino, ed in particolare all’Oratorio Don Bosco Crocetta, questo compito veniva svolto dai loro connazionali chierici che frequentavano gli studi di teologia all’Ateneo Salesiano. In questo modo i ragazzi dell’Oratorio della Crocetta iniziarono a giocare a basket istruiti dai chierici americani e formarono le prime squadre giovanili. Dopo qualche anno alcuni di questi ragazzi sarebbero diventati giocatori ovvero istruttori ed allenatori in grado di girare il mondo e di diffondere la cultura e lo stile salesiano di cui erano imbevuti.
Gli artefici di questo piccolo capolavoro sono stati i sacerdoti Don Furey e Don Firebaugh (allora preti salesiani, ora non piu’ nella congregazione), Don Gennaro Sesto, Don Dominic DeBlase (entrambi mancati nel 2006), Don John Blanco e Don Schaeffler, sapientemente coordinati dal Coadiutore Salesiano Ballin Valentino, vera anima ispiratrice della P.G.S. Don Bosco Crocetta, giudati dalla ferma convinzione delle potenzialità educative e formative dello sport.
Il seme piantato dai chierici americani, opportunamente curato dai coadiutori e dai sacerdoti che hanno operato nell’Oratorio della Crocetta, ha portato frutto.
Tanti ragazzi, dopo aver giocato nelle squadre ed essere cresciuti umanamente con l’aiuto dei loro educatori hanno deciso di dedicare parte del loro tempo per proseguire il cammino tracciato dai loro maestri. Il primo fu Benito Antonin, seguito da Carletto Viani, da Gianluigi Martini, da Bruno Boero, da Enzo Gastaldi e da Enrico Delmastro, ultimo allievo diretto di quella scuola.
E’ nostro desiderio che tanti ragazzi possano avere oggi ed in futuro la fortuna che abbiamo avuto noi: percorrere un cammino sportivo e formativo all’Oratorio della Crocetta.
Questo cammino per decenni è stato guidato e curato l’amore e l’impegno di una persona, il nostro punto di riferimento, il salesiano Valentino Ballin.
La luce dello ‘zio’, come lo hanno conosciuto tante generazioni di ragazzi, si è spenta il venerdì 16 settembre 2005 fa lasciandoci orfani del suo grande amore ma regalandoci in eredità la passione per la pallacanestro come mezzo per diventare atleti, ma soprattutto persone per bene.
Il nome della Crocetta è legato indissolubilmente a periodi importanti della pallacanestro piemontese ed italiana.
Dalle prime squadre universitarie statunitensi arrivate in Italia (di cui ancora oggi si conservano gelosamente le divise) la Crocetta ha visto passare tra le sue fila allenatori e giocatori che sarebbero diventati in seguito campioni d’Italia e d’Europa. Tra gli allenatori ci piace ricordare Bruno Boero, pluri scudettato con le giovanili Benetton nonché allenatore di molte panchine di serie A nella sua decennale carriera, ed Enrico Delmastro, impareggiabile “allenatore-psicologo”, da tempo trasferitosi in Veneto.
Sui giocatori non abbiamo dubbi: poche società italiane hanno visto crescere nelle loro giovanili atleti arrivati un giorno sul tetto d’Europa; è proprio il nostro caso con il mitico capitano azzurro di Nantes 83, Charlie Caglieris. Oltre a Charlie, altri nostri giocatori hanno “calcato” i parquet di serie A, e solo per ricordare i più famosi facciamo i nomi di Stefano Vidili e Piero Mandelli.
La Crocetta nella sua storia ha vinto parecchi titoli regionali F.I.P., ed una volta è stata anche vice-campione d’Italia alle finali nazionali; nella categoria P.G.S. sono innumerevoli i titoli nazionali ed internazionali conquistati in tutti questi anni.
La Crocetta rappresenta oggi una delle più belle realtà sportive del Piemonte, ed è considerata nella pallacanestro un vero e proprio punto di riferimento.